Il nuovo studio aiuta a spiegare perché gli anziani dormono meno
Secondo i ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center con sede presso l'Università di Toronto, la persona media nei loro anni settanta ottiene circa un'ora di sonno in meno ogni notte rispetto a qualcuno sui vent'anni.
Per scoprire perché questo è il caso, i ricercatori hanno esaminato 1.000 persone anziane per oltre un decennio e mezzo. Gli anziani che hanno partecipato allo studio sono stati monitorati fino alla loro morte, con molti che hanno accettato di indossare braccialetti speciali che monitoravano la loro attività fisica. Alcuni degli uomini e delle donne che hanno partecipato allo studio hanno persino accettato di permettere ai ricercatori di studiare il loro cervello dopo la loro morte.
La scoperta: molti anziani, e specialmente quelli con diagnosi di malattia di Alzheimer, sperimentano una perdita di neuroni preoptici ventrolaterali. Questi neuroni sono responsabili del mantenimento di schemi di sonno regolari. Quando questi neuroni si perdono, il sonno diventa irregolare.
Alla fine, ciò significa che gli anziani non ottengono il sonno di cui hanno bisogno. "Non si sentono riposati - si stanno alzando perché non possono più dormire, ma sono ancora stanchi durante il giorno", ha osservato il dottor Clifford Saper, presidente della neurologia di Beth Israel Deaconess. "È una sorta di stato di insonnia cronica".
Ma lo studio sta fornendo molti medici con speranza. Si ritiene che i risultati, che sono stati pubblicati sulla rivista Brain, potrebbero aiutare i ricercatori a sviluppare farmaci in grado di controllare l'attività dei neuroni senza influire negativamente sulle funzioni corporee, come l'equilibrio.