Lo studio dimostra che i tassi di attacco cardiaco si arrampicano durante l'inverno
Lo studio ha esaminato centinaia di migliaia di attacchi cardiaci documentati nel Registro nazionale dell'infarto miocardico e ha rivelato che il 53% in più di casi di infarto si verificava in inverno rispetto a autunno, primavera e, infine, estate (in quest'ordine).
Il modello è difficile da ignorare, soprattutto perché trascende il genere, l'età e persino la posizione geografica, portando i ricercatori a credere che le temperature fredde, che sono note per restringere le arterie, aumentare la pressione sanguigna e porre maggiore stress sul cuore, potrebbero essere legato all'aumento degli attacchi cardiaci.
Il dottor Bryan Schwartz, un collega clinico cardiovascolare presso l'Università del New Mexico, sostiene che il freddo è in realtà solo una causa in una serie di diversi, e si rivolge ad altri sostenitori, come ad esempio:
- Disturbo affettivo stagionale (o SAD) dovuto alla diminuzione della luce del giorno
- Infezioni respiratorie
- Aumentare il rischio di influenza
- Diminuzione del mangiare sano e dell'esercizio fisico
- E eccesso di decadenza durante le vacanze invernali
Il Dr. Schwartz e il Dr. Robert Kloner hanno rilasciato risultati impegnativi in una recente conferenza della American Heart Association. I ricercatori hanno studiato i certificati di morte negli Stati Uniti e non hanno trovato alcun legame tra morti cardiovascolari, clima e temperatura.
Fonte: New York Times